Discorsi di Sua Maestà

Selassie da bambino
Croce etiope

Discorsi di Haile Selassie

Come recita “Important Utterances“, una raccolta ufficiale di discorsi del Re in traduzione ufficiale inglese, i discorsi dell’Imperatore sono “a mirror of the strivings of Modern Ethiopia“, ovvero uno specchio degli sforzi e tendenze dell’Etiopia Moderna. La parola dell’uomo intelligente è anche chiamata “riflessione”, proprio per esaltare questo potere di “speculazione”: essa riflette l’ambiente nazionale e internazionale in cui è stata proferita nella manifestazione di un Ministero Regale, e offre così una conoscenza critica e dettagliata della storia del Novecento e delle sue problematiche politiche, ancora oggi visibili e attive; questa Parola riflette inoltre la sapienza e nobilità del Suo Artefice, che mostra di vedere limpidamente i caratteri dell’epoca moderna e di rispondere ad ogni suo interrogativo. La Sua lettura è una via sicura per conoscere il Mondo, noi stessi e il Re.

Lo specchio, inoltre, rappresenta il potere della tecnologia, della scienza e delle applicazioni della mente, ed è proprio questo livello tangibile, scientifico e sociale che ritroviamo nei Pronunciamenti del Sovrano.

Nella Rivelazione dell’Apostolo Giovanni, il potere distruttivo e incendiario della Parola del Re viene evidenziato con intensità, proprio per rimarcare che nella Seconda Venuta sarebbe stata esaltata la “Potenza” della Parola, oltre alla “Sapienza”, su cui il Cristo Gesù ha fondato il Proprio Ministero Sacerdotale:

Dalla Sua Bocca usciva una spada affilata per colpire con essa le genti. E’ Lui che le governerà con la verga di ferro, è Lui che pigerà il tino dell’Ira furente di Dio Onnipotente (Rivelazione 19:15).

Secondo la tradizione degli elder, RastafarI è fondato sul Word Sound and Power (Parola, Suono e Potere), che è anche immagine della Trinità Divina: passando da un livello più spirituale ad uno più fisico, la Parola deve risuonare nell’aria e produrre vibrazione e potere sulle cose circostanti, così come quella di Dio, che fece per mezzo Suo tutte la Creazione, secondo un’immagine (quella della recitazione di formule di potenza) che certe tradizioni occidentali associano alla magia. Ed è proprio questo aspetto vibrazionale e concreto che si lega propriamente alla Seconda Venuta Regale: la musica reggae ne è un caso emblematico, e come dice la parola stessa, essa proviene dai poteri sprigionati dalla Lingua del Re. Il testo del brano “War”, di Bob Marley, è interamente tratto dal discorso del Re alle Nazioni Unite, così come molti contenuti ed espressioni che giungono a noi attraverso ai profeti di questo tempo. In virtù della specifica visibilità di questa Rivelazione Moderna, ci è stato anche concesso di poter ascoltare la Bocca del Re in audio e registrazioni, per apprezzarne la musicalità terapeutica e la vibrazione scuotente.

Questa Favella, Fiamma di Giudizio è stata ben rappresentata dall’Apostolo Paolo nella Lettera agli Ebrei, 4:12

La Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla, capace di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.

E’ Vivente, poiché affronta temi estremamente attuali, a cui lo società e i media di massa dedicano la maggior parte dello spazio e delle energie dialettiche. Essa è dunque immersa nelle problematiche della nostra esistenza quotidiana, e riguarda fondamentalmente le nostre possibilità di pacifica sopravvivenza sulla Terra e la qualità materiale della vita presente.

E’ Efficace, poiché attraverso un linguaggio semplice e lineare, popolare, privo di prolissità ed eccessi, ma allo stesso tempo preciso ed elevato, libero dalla banalità tipica della retorica politica, essa riesce ad imprimersi con forza nel cuore e nella coscienza, a mostrare soluzioni concrete e nuovi orizzonti di sviluppo umano.

E’ affilata come una spada a Doppio Taglio, poiché seppur capace di comunicare ai più semplici, Essa proviene dalla Mente Abissale del Sommo Dottore, e cela sempre un senso più sottile, che si rivela soltanto all’osservazione acuta. Discorsi apparentemente terrestri e concreti si mostrano pieni di implicazioni spirituali e teologiche, e il pacifico spirito diplomatico con cui vengono proferiti lascia spesso intendere un giudizio fatale e violentissimo contro la corruzione dei governanti e dei loro sistemi, attraverso una vibrazione di tagliente ironia. Ci ricordiamo, ad esempio, come nella Sua Autobiografia, scritta in esilio durante la Guerra Mondiale, Sua Maestà abbia umoristicamente parlato del “Signor” Mussolini e della Propria gradevole e gloriosa visita in Italia, dando così una lezione di compostezza, controllo e civiltà che, nonostante la sua eleganza, colpisce la brutalità fascista con l’impeto di una falce. Come il Re stesso insegna:

L’istruzione è un mezzo per affilare la mente dell’uomo, sia spiritualmente che intellettualmente. E’ una spada a doppio taglio che può essere utilizzata per il progresso del genere umano o per la sua distruzione.

E’ Penetrante fino a dividere anima e spirito, giunture e midolla, poiché la sua sapienza assaggia, sonda e testa le profondità delle cose, le scompone scientificamente sino ad individuarne le parti anatomiche, atomiche e microscopiche. Ogni termine usato è perfettamente pesato, ed è già in se stesso una classificazione da meditare ed esplorare: apparenti sinonimi come “spirito” e “anima” rivelano la loro specifica essenza, ed è così che si manifesta la Mente, che è appunto l’anima, ovvero la parte intermedia tra spirito e corpo, dimorante nel sangue, nel cuore e nel cervello; ed è qui che si presenta l’istruzione, che è la conoscenza filosofica e mentale che il Re impartisce specificamente, distinguendosi dall’ispirazione che viene invece offerta dalla sapienza spirituale di Gesù.

Giunta alla comprensione della mente come apice della scienza, questa Parola è anche in grado di studiare, codificare e decifrare il movimento del pensiero e dell’emozione, di penetrare le profondità più celate dell’interiorità umana. Poiché, come dice il Re nell’Introduzione al Codice Penale:

Nuovi concetti…offerti dalle scienze della sociologia, della psicologia e della penologia sono stati sviluppati e devono essere presi in considerazione…
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